mercoledì 5 aprile 2006

Dichiarazione d'amore


Lo sapevo, mi hai tradito ancora.
Ricordo come fosse ieri, la mia prima dichiarazione d'amore: seduto su una sedia col pagliericcio, i miei piedi che non toccavano terra; mia madre cucinava alle mie spalle, una bibita gigante sul tavolo mi nascondeva in parte il televisore, mentre Matthaeus regalava un sogno che io nella mia fanciullezza non potevo immaginare essere così atteso, sudato, ambito, affossando il Napoli di Maradona. Maradona, il più grande giocatore del mondo, non aveva potuto nulla contro di te. Ricordo l'abbraccio di mia madre, il mio sguardo che rimbalzava mai stanco tra gli occhi di lei e quel fiume umano che invadeva un campo, poco prima terreno di battaglia, ora di festa.
Ho deciso di amare i tuoi colori. E di seguirti. Le prime cicatrici le ho dovute sopportare già da subito, le gioie che mi avevi promesso, però, me le hai donate tutte: solo chi divide questa passione con me sa cosa significa essere innamorati di un simbolo, di un ideale; solo chi ti ama davvero sa rialzarsi da una caduta brusca o da un'illusione per poi tornare, più forte e sorridente di prima, a sedersi su un divano e abbracciare il cane, da solo, per una semplice vittoria inaspettata. Cosa vogliono, adesso, tutti quelli che, ancora, mi coprono di insulti, mi scherniscono e ridono alle mie spalle, godendo nell'unico modo che è loro possibile? Non hanno ancora capito che invece dovrebbero inchinarsi davanti a me, capire che la mia è una vera passione che nasce da dentro? Se non ne faccio una questione personale non è per rassegnazione: non si devono stupire se agli insulti risponderò con un sorriso accennato, guardandoli negli occhi. Devono saperlo, è questo lo spirito romantico maledetto che caratterizza quelli come me.
Mi hai deluso ancora, ancora una volta mi hai tradito. Ma non ti preoccupare, io non farò lo stesso. Sarò nuovamente fedele al sentimento esploso nel cuoricino di quel "me" bambino, seduto davanti a un televisore, mentre Matthaeus, da trenta metri, affossava il Napoli di Maradona. Il più grande giocatore del mondo.

7 commenti:

fRa_gAv ha detto...

Anche io ho dichiarato amore eterno ad una compagine di ragazzi che regalano sogni... una volta.
oggi invece, dopo aver visto un incolore zero a zero nella notte che doveva essere degli eroi, mi chiedo se io disoccupato posso idolatrare miliardari in pantaloncini che non si rendono conto di quanta passione li segua.
Mah... misteri della vita.

Anonimo ha detto...

sembra difficile, ma anche io sono stato tradito dall'atalanta.
era il campionato 93-94, noi eravamo penultimi e perdemmo 4-3 al 90'in casa col lecce, ultimo. scoppiai in una crisi di pianto isterico. avevo solo 11 anni, ma ormai era troppo tardi, avevo già scelto...

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Mmmm... tutti questi anglofoni anonimi sono sospetti... che lasciano i commenti a raffica... :D

Pusher