sabato 12 aprile 2008

Buon compleanno


Buon compleanno.
Soltanto questo.
Buon compleanno a te che mi facevi ridere, e ridevamo insieme.
Buon compleanno a te che quando dormi tieni la bocca leggermente aperta e i pugni chiusi davanti al viso.
Buon compleanno a te, con quel filo di mutandine che spuntano dai pantaloni che mi facevano venire strane idee.
Buon compleanno a te, che mi chiamavi con quel soprannome stupido ma che alla fine adoravo.
Buon compleanno a te che hai inventato la tana.
Buon compleanno a te, che se aspettavi me, chissà quando mai ci saremmo baciati.
Buon compleanno a te, che hai tutta una serie di facce buffe e sei un libro aperto, per chi sa leggerti.
Buon compleanno a te che balli con l'iPod nello orecchie, fregandotene di cosa pensano gli altri.
Buon compleanno a te che hai la voce da treno.
Buon compleanno a te che mi hai regalato un sacco divertente.
Buon compleanno a te che mi hai insegnato chi è Pennac.
Buon compleanno a te che non sopporti il solletico e ti viene quella vocina stupida quando ti stuzzicano in quel modo.
Buon compleanno a te che sai far sentire in colpa un tavolo di ragazzini quando vogliono ordinare una birra e tu sei stanca e vuoi andare a dormire.
Buon compleanno a te che vai in bici sui marciapiedi e hai una risposta pronta per le vecchie scorbutiche che ti urlano dietro.
Buon compleanno a te che non sai cucinare, ma che sai stupirti ogni volta di fronte a un piatto di sushi, una pizza di quel nostro posto e un gelato.
Buon complanno a te, che ami le cose pelose e metti l'aggettivo "enorme" davanti a ogni cosa che ti piace.
Buon compleanno a te, che volevi un pony in regalo.
Buon compleanno a te, che non ti ricordi le cose, ma alla fine ti ricordi sempre tutto.
Buon compleanno a te, che coi capelli corti e gli occhi da orientale sei bella come una giovane mamma.
Buon compleanno a te che parlavi in -otto.
Buon compleanno a te, che salvi il mondo nei panni di "Ormonina", e sai volare, diventare invisibile e un sacco di altre cose.
Buon compleanno a te che sai vestire una salopette senza sembrare un muratore.
Buon compleanno a te che, come dice jovanotti, hai preso la mia vita e ne hai fatto molto di più.
Buon compleanno a te che amavi farti "impallare".
Buon compleanno a te, che guardi tutti quei programmi idioti alla tv, ma il problema non è leggere novella 2000, il problema è leggere solo novella 2000.
Buon compleanno a te che non posso far altro che aspettare, finchè il cuore non diventerà pietra.
Buon compleanno, a te. Che ho incontrato per caso e hai cambiato per sempre la mia vita. E ne è valsa la pena.

14 commenti:

Anonimo ha detto...

Tutto avviene per un motivo, ben preciso..un motivo che dispiega la sua essenza più profonda solo col tempo e quando meno te lo aspetti...solo i giorni, l'amore per se stessi e la tranquillità dello Spirito, quello dell'anima e del cuore, lentamente e in silenzio ti daranno ragione...

un bacio in sordina..
Camilla

Anonimo ha detto...

ti dico...che la vita a volte coglie di sorpresa...e un giorno sei a 1000 e il giorno dopo sei a pezzi...per colpa di qualcuno o per causa tua...bisogna saper reagire..anche in modi strani...ma reagire..sempre e comunque..pensa a te stesso...ora...e sii egoista...


JACK

Dr.Galeasso ha detto...

e un buon non compleanno a te, caro cico^_^

Anonimo ha detto...

Ho letto girovagando questo tuo splendido messaggio d'amore. Un amore finito o quasi, da quanto ho capito. ma sei certo che lei lo meriti tutto questo? Non posso sapere come sono andate le cose, non ti conosco, non so chi sei, ma è certo che stai soffrendo tantissimo, e quando si soffre con tanta intensità significa che tu questa sofferenza non sei sicuramente andato a cercarla. Ti stancherai della lunghezza di me, che non conosci, ma ti devo dire che oggi sono un uomo sereno di cinquantacinque anni. Lei risale ai tempi dell'università, era della mia città e ci siamo incontrati a Torino, tutti e due lanciati sulla via della medicina. Lei non era bella, anche se molto carina, con quel visetto buffo circondato da un elegante caschetto che, anche quando indossava ieans e un maglione di due taglie in più, la faceva sembrare una principessa, una ragazzina francese, ecco. ma quando arrivava lei, si illuminava l'aula o il laboratorio. Tutti le diventavano amici, aveva un'aura intorno, un sorriso sempre per tutti, che pareva quasi fosse un puntodi riferimento messo lì a disposizione di tutti noi del nostro corso, E' passato tanto tempo, quasi una sessione di esame, prima che tra noi arrivasse un bacio. Ai miei compagni di appartamento, quella sera, dissi che non c'era che lei, che avevo trovato la donna della mia vita. Studiavamo insieme spesso, passavamo quasi tutto il nostro tempo insieme, anche se ammetto che ero geloso ogni minuto che lei si allontanava, e le ore di lezione erano un tormento, con tutti che le ronzavano intorno perché credo che al mondo non esista persona più disponibile di lei. E' andata avanti per un anno e mezzo, poi una sera lei è stata ad una cena organizzata con amici dalla compagna che viveva con lei. Da quel momento è cominciato a finire tutto tra noi. però è stata nei miei confronti di una sincerità incredibile. Per qualche mese è stata completamente da sola, perché non voleva tradirmi (ma tieni presente che i nostri vent'anni erano storie d'amore fatte di baci e di lunghi dialoghi, non c'era spazio per altro di più intimo, e per questo non ci sarebbero stati neppure i presupposti per un tradimento). Credo che quello sia stato il periodo di maggior sofferenza della mia vita, ma sapevo anche che lei stava cercando la sua dimensione e la sua vita, lontano da me e dall'altro. Ci vedevamo tutti i giorni all'università e lei era quella di sempre, quel sorriso immancabile dal suo viso e la capacità di parlare con tutti e, soprattutto di ascoltare tutti... non si poteva non innamorarsi di lei, di quegli occhi arabeggianti e di quella bocca sempre sorridente. Ma in quegli occhi c'era un velo quasi impercettibile di tristezza. Era sola, e lei non era una donna che poteva stare da sola, ma non avrebbe mai accettato un compromesso. la nostra storia è finita lì, almeno io lo credevo. Dopo un anno mi ha detto che si sarebbe sposata con quell'uomo che aveva incontrato una sera a cena... Quasi due anni di solitudine e il rivederlo dopo tanto tempo le aveva fatto capire che cosa voleva dalla sua vita. Terminata l'università ci siamo persi di vista e un giorno me la sono ritrovata nella nostra città d'origine: da sola, con tre bimbi piccoli... lui se ne era andato, malato di tachicardia sentimentale aveva seguito prima una, poi tante altre donne.
Ho provato una pena immensa per lei, perché sapevo quanto amasse quell'uomo, e quasi mi vergognavo di avere una situazione tranquilla nella mia vita, una moglie, uno studio medico - mentre lei si era dovuta fermare a lavorare in una struttura sanitaria di base - due bambine splendide.
ma ti devo dire che dopo che ci siamo rivisti lei è diventata a poco a poco l'angelo della mia esistenza. Ogni volta che nella mia vita ho dovuto affrontare grandi o piccole difficoltà, lei ha continuato ad aiutarmi, ma in un modo talmente pulito e disinteressato che oggi credo che la vita non avrebbe potuto darmi di meglio. E in un modo talmente pulito che davvero credo di essere stato fortunatissimo ad averla incontrata e poi persa per ritrovarla di nuovo. Un episodio per tutti: quando il mio matrimonio è entrato in crisi, ed una crisi che pareva insuperabile, è stata lei, che ormai sola avrebbe potuto prendere a suo vantaggio in mano la situazione, a ricostruire la mia testa e il mio cuore, insomma, è stata lei a far sì che io tornassi a casa e riprendessi tra le braccia mia moglie e le mie figlie. So che lei mi vuole bene e questo ha attutito le mie sofferenze di allora, quando lei era la mia ragazza e io non accettavo di perderla. Se allora aveva distrutto la mia vita, nel tempo di poi l'ha ricostruita tante e tante volte che oggi per me lei è l'angelo della mia vita. Che cosa voglio dirti con questo? Raccontarti la mia storia, che molto probabilmente è assai diversa dalla tua. Ma anche dirti che ne vale sempre la pena, anche se a volte ti tocca di soffrire atrocemente e ti sembra che la vita abbia chiuso i cordoni della borsa per sempre. Ci sono sentimenti che noi non siamo in grado di spiegare ma, credimi, nella vita tutto serve. Chissà che il tuo angelo debba ancora arrivare. E' possibile, credimi. Ci sono amori che ti paiono nulla e sono enormi; ci sono amori che si perdono ed erano grandissimi. ma ci sono donne che ti accendono la vita ogni volta che le incontri: questi sono i nostri angeli e anche tu avrai il tuo, credimi. Questo angelo ti auguro di trovarlo e di averlo accanto per tutta la vita.

Anonimo ha detto...

A tanti succede di parlare e scrivere di un amore che ti fa soffrire. E' umano e giusto piangere, lasciarsi andare nella sofferenza, rimpiangere e farsi male da morire con i ricordi. Ma non permettere mai a nessuno di bucarti il cuore e l'anima. nessuno, infatti, ne ha il diritto e tu devi aprire gli occhi sulla verità: quanto tu vali e quanto hai il dovere di salvare e coccolare te stesso, anche per chi davvero ti ama, senza dubbi e senza difese.

Anonimo ha detto...

una lacrima per te e una anche per me.
coraggio cico, sei forte. e scrivi da Dio.

Anonimo ha detto...

Vorrei essere io la destinataria di questi auguri di compleanno... c'è da innamorarsi di te solo a leggere quello che scrivi, anche senza conoscerti. Da piccolodovevi essere identico albambino con le rose di cui hai messo la foto. E sono certa che ancora oggi quel bambino ti danza dentro con la sua splendida innocenza. Se io fossi lei manderei al diavolo tutto per regalare a te la mia vita. E se solo mi fossi allontanata da te, avrei capito tutto e sarei tornata dopo un secondo di immensa solitudine.

Anonimo ha detto...

...lo leggo, ti leggo e mi commuovo...

perchè amiamo sempre chi cnon ci ama o smette di farlo...

...che forse unire due cuori feriti possa esser la miglior cosa?

...ti attendo in silenzio...

Anonimo ha detto...

La tua angoscia mi attanaglia il cuore da quando ho letto questi tuoi auguri e le mie giornate portano ad ogni alba il pensiero di te. Nessuno ha il diritto di farti tanto male, nemmeno - e arrabbiati pure se vuoi - una donna tanto amata.
Un vecchio film che mi ha raccontato mia madre trovava significato in una sola frase : Amare significa non dover mai dire mi spiace. perché, credo, quando dici Mi spiace significa che hai fatto del male alla persona cui rivolgi queste parole. Siamo in tanti a soffrire con te in questo momento, per te, ed ognuno di noi vorrebbe prendersi una manciata del tuo dolore e nasconderlo nel proprio. E' difficile, Cico, ma riprenditi in mano la tua vita e vedrai che, tornando a respirare una notte di Torino in una delle sue piazze ricomincerai ad amare te stesso e smetterai di farti del male e di permettere che qualcuno te lo faccia. Tu hai un prevalente diritto: essere amato per quello che sei, essere amato tanto che ogni tua parola, ogni tuo sguardo, ogni tuo sorriso, soprattutto, accenda la giornata di chi ti ama.
Riprendi in mano i tuoi giorni e guardati intorno: siamo in tanti ad aspettare che tu ritorni, anche se in tanti sappiamo che comunque, anche nella sofferenza più atroce, rimani te stesso.
Guardati intorno e abbraccia tutto quello che la vita ti propone ma, soprattutto, impara ad avere la certezza di quanto vali capendo che non puoi spenderti per chi non sa vivere i sentimenti alla tua stessa altezza, con la tua stessa intensità ma, soprattutto, con l'identica tua onestà sentimentale. Siamo in tanti, qui, ad aspettarti. Arriva più presto che puoi, perché ci manchi da morire!

Anonimo ha detto...

questa sera mi hanno chiesto se avevo scritto sul tuo blog. No,non l'ho fatto. Anzi, ci sono arrivata, a leggere i tuoi auguri, solo qualche minuto fa. Ho aperto più volte la pagina, ma non avevo il coraggio...
Le lacrime adesso ci sono più che nei giorni scorsi, è vero. Vorrei assorbire tutto il tuo dolore e macerarmici dentro a lungo, in modo che tu in qualche modo ne venga liberato. L'impossibilità di farlo è un macigno che pesa tanto da essere insopportabile, di quelli che tolgono il sonno e mi tolgono quel sorriso che solitamente mi appartiene. Non posso fare nulla, invece, ma solo dirti che capisco il tuo dolore: tu sai che ho amato qualcuno, un tempo, come forse pochi credono si possa amare. Nemmeno tu l'hai mai capito e forse ti ha fatto compassione e rabbia la mia debolezza. Te lo confido: lo amo ancora tanto, mi manca da morire in certi momenti e nonostante tutto vorrei ancora poter condividere quel poco di vita che mi è stato concesso di stargli accanto, tanto che ha volte mi chiedo se le scelte fatte dopo di lui sono state giuste. Ma molto tempo fa mi è stata tolta anche la possibilità di sperare di vederlo tornare. Forse è proprio per questo che ti capisco fino in fondo e condivido nella mia solitudine il tuo dolore. Ti chiedo solo una cosa: datti tutto il tempo che vuoi ma ritrova te stesso: non perché ho bisogno di te io o quelli che ti stanno vicini. Impara ad amare prima di tutto te stesso. Io non ce l'ho fatta nella mia vita fino ad oggi, ma voglio con tutte le mie forze che lo faccia tu, perché sei troppo bello per perderti troppo a lungo. cat

Anonimo ha detto...

ha ragione la ragazza che ha scritto sopra...c si innamora di te solo leggendo cio che scrivi...
è passato da poco il mio di compleanno e io sogno e spero che un giorno qualcuno possa provare ed esprimere anche solo la metà di tutto questo...un bacio ciri

micina ha detto...

sei davvero molto tenero...a volte mi fai commuovere...penso che tu sia speciale in ogni cosa che fai e che scrivi...anche la mia storia è finita ma sto cercando di tirarmi su...sono sicura che entrambi meritiamo la felicità

micina ha detto...

spero che tu ora stia meglio..e spero che tu abbia capito...

Anonimo ha detto...

siamo in tanti vicini a te, guarda e te ne accorgerai, anche se l'esigenza folle che ti accompagna di vivere sempre da solo il senso della tua vita spesso non ci permette di darti una mano e non permette a te di aprire quanto basta gli occhi... Qualcosa mi ha insegnato un giorno chenon è possibile avere tutto ciò che vorremmo dalla vita; ma il tempo dopo mi ha fatto capire che alcune volte non avere ciò che avremmo tanto dediderato fosse nostro può essere un passo avanti e un grande regalo. Lei, lei, lei... senza, senza, senza... e alla fine scoprirai che forse non ne valeva la pena. Perché sai, un amore non può crescere se c'è una persona che se lo inventa ogni giorno e un'altra persona che non paga mai la sua insensibilità e la sua leggerezza, distruggendo tutto.
Tu devi solo aprire gli occhi...